Alle prime luci dellalba sono ripresi i lavori nell’area del cantiere del microtunnel a San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce, laddove passerà ilgasdotto Tap(Trans Adriatic Pipeline) che, attraverso Grecia e Albania, trasporterà il gas naturale dall’Azerbaijan (Mar Caspio) all’Italia e all’Europa. Nel frattempo lo scempio prosegue: in queste ore si stannoespiantando gli ultimi 70 ulividei 211 complessivi, che saranno poi reimpiantati a 8 km di distanza, presso la Masseria del Capitano. Ed è qui che in queste ore, sempre accompagnata da una massiccia presenza delle forze dellordine, si sta spostando la protesta del ’Comitato No Tap’, rinforzato dalle tante persone accorse sia dalla vicina San Foca che da Lecce, contrario al gasdotto. .”C’è gente con la bandiera dell’Italia che chiede il rispetto della democrazia ha spiegato all’AdnKronos Gianluca Maggiore, uno dei portavoce della protesta – nella stessa area estesa 12 ettari dove il progetto prevede la costruzione di un’area industriale per il pressurizzatore del gasdotto”. La massiccia presenza di persone è soprattutto una risposta all’enorme spiegamento di forze dell’ordine che rendono pressoché impossibile avvicinarsi al cantiere. In tal senso desta grande preoccupazione lesplosione, ieri sera, di due bombe carta (senza fare danni, né feriti) in piazza Carmelo Bene, a Lecce, vicino all’Hotel Tiziano nel quale alloggiano in questi giorni i poliziotti impegnati nelle operazioni di ordine pubblico al cantiere di San Foca di Melendugno. Cè però da dire che lo stesso albergo ospita anche la contestatissima squadra del Lecce, che milita in Lega Pro, non è quindi da escludere che le due bombe possano esser state anche un elemento di disturbo nei confronti dei calciatori. Fatto è che comunque da queste parti si respira una fortissima tensione
M.